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LE MIE GAMBE E I MIEI OCCHI PER TE

  • Immagine del redattore: elda
    elda
  • 29 giu
  • Tempo di lettura: 1 min

In questo periodo triste e speciale, a tratti incredibile e grottesco, ho cercato conforto nella natura, convinta che lei mi avrebbe capita e accolta, facendomi sentire parte di qualcosa. E lei invece mi ha maltrattata, ammonendomi per la mia ingenuità, mostrandosi crudele e pericolosa. Mi ha obbligata a pianificare con cura ogni passo, a tornare indietro ogni volta che mi perdevo, a spostare il peso per non scivolare e a proseguire, sperando che presto mi sarei di nuovo trovata al sicuro. In questo modo, senza accorgermene, ho raggiunto comunque il mio obiettivo, che era quello di vivere l’istante e di fare della solitudine la mia forza. In alto ho scattato quelle foto che ho mandato a chi in montagna non ci potrà più andare e che mi aveva chiesto di partecipare da lontano alla mia avventura. Anche le foto future saranno sempre dedicate a te.

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