Nel giardino della villa costruita con i soldi degli schiavi della piantagione di tabacco di Sumatra le magnolie sono in fiore e i visitatori si accalcano scalando rami e tirando a sé boccioli per apparire più romantici, mentre cani scorrazzano abbaiando e una famigliola si fa fotografare per mostrare agli altri, e a se stessi, la propria felicità. Il proprietario, la cui discendenza si fermò a due figlie rimaste nubili, riposa altrove e non saprà mai della violazione del suo gioiello, nato per scappare dalla volgarità della plebe da cui proveniva. I bimbi strillano, eccitati per l'attenzione che ricevono, e io aspetto che la gente si sposti per catturare un'immagine poetica.
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Elda Pianezzi, autrice, traduttrice e giornalista
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