elda

8 mag 20201 min

INTENSITÀ

Aggiornato il: 14 apr 2022

Escludendo le primavere dell'infanzia - che hanno riempito di sensazioni nuove ed eccitanti una mente che ancora non conosceva nulla - questa del 2020 è la più intensa che abbia mai vissuto. È il paradosso creato dalle limitazioni che, obbligandoci a vivere in realtà ristrette, ci consentono di concentrarci meglio su ciò che già conoscevamo, o che pensavamo di conoscere. In queste settimane ho rivisitato posti che davo per scontati, nei quali pensavo di non trovare più nulla e che invece, illuminati dalla luce di una primavera apparentemente infinita, mi hanno fatto compagnia. Cullandomi e consolandomi dopo giornate stancanti o deludenti, giornate tristi o urlate, ma anche ricche e intense, esaltanti e folli.

Si è lasciata esplorare in ogni sua più piccola sfaccettatura, questa lunghissima primavera, generosa di profumi, di colori e perfino di sorrisi. Ogni giorno una piccola scoperta, ogni giorno un piccolo piacere durante le mie peregrinazioni solitarie. Ho assaporato l'infinito tra le colline e i prati.

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